Lo sbiancamento fa male ai denti?
Che lo sbiancamento dentale faccia male ai denti, è una credenza comune piuttosto diffusa che deve essere energicamente sfatata, in quanto questo trattamento non provoca alcun danno ai denti naturali. Il principio attivo utilizzato, solitamente perossido di carbammide, attraversa le normali fissurazioni dello smalto andando a decolorare la dentina sottostante. Il tutto senza recare alcun danno. Unico effetto collaterale che può verificarsi è un aumento della sensibilità al caldo e al freddo solo durante il trattamento. Questo fenomeno sparisce completamente dopo due, massimo tre, giorni dal termine del trattamento.
Quanto dura il risultato ottenuto?
Il risultato che si ottiene con lo sbiancamento dentale permane nel tempo, ma la sua durata dipende da due parametri: il tipo di trattamento che viene eseguito e le abitudini alimentari del paziente.
La tecnica di sbiancamento eseguita nel nostro studio è quella che offre le migliori performance di durata nel tempo. Si chiama “walking bleach” e prevede la realizzazione di mascherine su misura nelle quali si applica il prodotto sbiancante. Le mascherine contenenti il gel per lo sbiancamento devono poi essere “indossate” dal paziente per tutta la notte.
Anche le abitudini alimentari influiscono sulla durata del trattamento. Ci sono infatti cibi che tendono a pigmentare e scurire i denti, tra tutti ricordiamo: té, caffè, vino rosso, bevande pigmentate e vegetali colorati.
Per concludere, se alla corretta tecnica di sbiancamento eseguita in studio, si associa, a casa, un attento controllo delle abitudini alimentari, il risultato del trattamento rimane evidente per anni.
Vantaggi dello sbiancamento dentale
- Non indebolisce lo smalto dei denti
- Ripetibile nel tempo
- Duraturo negli anni
- Economico
- Gestione domiciliare (non necessita la presenza in studio)
- Non danneggia le gengive
- Trattamento personalizzato
- Assenza di effetti collaterali
- Prodotti certificati biocompatibili